In un mondo in cui le parole possono essere strumenti di cambiamento e connessione, Consuelo emerge come un’artigiana della comunicazione trasformativa. Giornalista di formazione e facilitatrice di vocazione, il suo lavoro si concentra sul potenziamento delle persone attraverso la scrittura. Con il progetto “Un Anno da Scrivere”, nato nel contesto della pandemia, Consuelo ha abbracciato l’idea che scrivere non sia solo un atto creativo, ma un ponte verso la comprensione e l’empowerment personale. In questa intervista, esploreremo come il suo impegno con Apical sta dando forma a un’iniziativa che non solo promuove competenze pratiche, ma getta le basi per un cambiamento sociale positivo attraverso il potere delle parole.

Presentati brevemente e raccontaci del tuo background:

Sono Consuelo, giornalista ed esperta in comunicazione. La mia passione è lavorare con le persone e con le parole. Scrivere per me significa raccontare, trasmettere storie che risiedono nelle persone stesse. Attualmente, mi dedico alla formazione e alla facilitazione, concentrandomi sullo sviluppo di competenze trasversali che possono avere un impatto sociale significativo.

Parlaci del tuo progetto “Un Anno da Scrivere” e come è nato:

Durante la pandemia, ho avviato il percorso “Un Anno Da Scrivere” con l’intento di rendere la scrittura parte della vita quotidiana, in modo accessibile e semplice. Si tratta di riscoprire il piacere di scrivere liberamente, non di imparare a scrivere racconti o romanzi. Il progetto Uads, Un Anno Da Scrivere, è nato dall’idea di abbattere le barriere mentali che ci impediscono di considerare la scrittura qualcosa di praticabile per chiunque.

In che modo il tuo lavoro rappresenta un’innovazione sociale e qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere?

Il mio lavoro mira a promuovere competenze trasversali che possono anticipare le sfide delle comunità, grandi e piccole. Ad esempio, la competenza nel gestire i conflitti, può ridurre la violenza nelle nostre comunità. Le parole sono strumenti potenti che possono modellare la realtà: essere consapevoli di come le usiamo può creare un mondo più solidale ed empatico.

Sei già sostenibile? Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

Oggi il progetto è principalmente online, per ridurre l’impatto ambientale. Sto lavorando per potenziare la sostenibilità economica, ecologica e sociale di Uads. In futuro, mi piacerebbe ottenere la certificazione B-Corp per consolidare ulteriormente questi valori.

Come sei entrata in contatto con Apical e cosa stai sviluppando con il team?

Ho iniziato a collaborare con Apical all’inizio di quest’anno, attratta dalla missione e dalle competenze. Attualmente stiamo sviluppando il progetto “Crea con Apical”, con l’obiettivo di costruire una comunità dinamica attorno alla scrittura. La collaborazione con Apical mi ha fornito le risorse necessarie per sviluppare e implementare il progetto in modo sostenibile e innovativo.

Che consigli daresti a chi vuole intraprendere un percorso simile al tuo?

Visualizza la tua visione più ambiziosa senza limiti e procedi passo dopo passo verso quell’idea con rigore e flessibilità insieme. Scegli partner, come per me Apical, che possiedano le competenze e la visione complementari per potenziare il tuo progetto. Il confronto e la collaborazione sono determinanti per generare reti significative e impatto duraturo.

Consuelo incarna il potere trasformativo delle parole e dell’innovazione sociale. Il suo impegno nel rendere la scrittura accessibile a tutti e nel promuovere competenze empatiche e trasversali riflette un futuro più luminoso e connesso, attraverso la parola.

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