Rigenerare Aree Rurali: Innovazione, Comunità e Sostenibilità nel Percorso di Vincenzo Riccardi

Vincenzo racconta il suo percorso di ritorno in Italia e la fondazione di una startup dedicata allo sviluppo di soluzioni digitali per promuovere le comunità rurali e marginali. Oltre a progetti di formazione e scambi culturali per i giovani, ha avviato un progetto politico locale e sta lavorando alla creazione di una no-profit per massimizzare l’impatto sociale delle sue iniziative. Motivato dal desiderio di rigenerare le aree fragili, si impegna a promuovere innovazione sostenibile, coinvolgendo giovani e comunità locali.

Ciao Vincenzo, ci racconti in breve chi sei, di cosa ti occupi, del tuo lavoro e dei tuoi progetti?

Nel 2019, dopo essere tornat* dall’estero, ho fondato una startup con due soci per sviluppare soluzioni digitali volte a promuovere il territorio e supportare le comunità rurali con progetti innovativi e sostenibili. Col tempo, l’attività si è ampliata verso progetti europei e internazionali che offrono opportunità di formazione e scambio culturale ai giovani di aree marginali, supportandoli nella crescita personale e professionale. Parallelamente, ho creato un progetto politico per le elezioni comunali, volto a migliorare il mio comune e a creare nuove opportunità per i cittadini. Attualmente sto lavorando alla creazione di una associazione no-profit, per cogliere le opportunità del Terzo Settore e massimizzare l’impatto sociale.

Come mai hai deciso di intraprendere questo percorso? Che cosa ti motiva e ti interessa veramente?

Sono motivat* dalla possibilità di contribuire alla rivitalizzazione e allo sviluppo sostenibile delle aree rurali e marginali. Lavoro per creare soluzioni innovative che supportano le comunità locali e promuovono l’innovazione tecnologica nel settore rurale. Essere attiv* politicamente mi permette di lavorare per migliorare il territorio, creando nuove opportunità per i cittadini. La mia decisione è nata dal desiderio di tornare alle mie radici e dalla convinzione nel potenziale delle aree interne e della forza della comunità.

Dove vivi e lavori?

Vivo a Terranova di Pollino, Potenza.

Quali sono le criticità più importanti nel tuo territorio?

Le principali criticità sono lo spopolamento e la carenza di infrastrutture. La popolazione in diminuzione e invecchiamento riduce i servizi essenziali e le opportunità economiche, mentre la mancanza di infrastrutture moderne ostacola lo sviluppo e l’attrazione di investimenti.

Nel tuo territorio cosa dovrebbe portare l’innovazione sociale per generare un vero cambiamento?

L’innovazione sociale dovrebbe creare opportunità economiche sostenibili, trattenere e formare i giovani, e promuovere il coinvolgimento attivo della politica per favorire iniziative concrete che stimolino lo sviluppo locale.

Quale contributo porti alla nostra comunità?

Parteciperei al gruppo “Escalation”. La mia esperienza nel community building e nello sviluppo locale, per ideare iniziative che promuovano la crescita sostenibile e il benessere del territorio.

Cosa vedi nel futuro dell’innovazione sociale?

Vedo una maggiore enfasi sul co-design e sulla creazione di reti tra realtà simili, con focus su economia circolare, sostenibilità ambientale e inclusione digitale.

Che consigli daresti a una persona che vuole intraprendere una strada simile alla tua?

Suggerisco di garantire una solida sostenibilità economica alle spalle dell’organizzazione, così da massimizzare l’impatto sociale e innovativo delle iniziative.

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