Innovazione e Dialogo Interculturale, intervista a Maria Pacelli

Ciao Maria ci racconti in breve chi sei, di cosa ti occupi, del tuo lavoro e dei tuoi progetti?

Sono un consulente freelance in cooperazione allo sviluppo e innovazione sociale, con oltre vent’anni di esperienza nella gestione di progetti di ricerca e sviluppo tecnologico, soprattutto nell’ambito degli E-textiles, e una lunga collaborazione su progetti UE (FP7, H2020). Ho lavorato su iniziative che promuovono il dialogo e la sostenibilità, e da oltre sette anni sono impegnata in progetti di gestione idrica in agricoltura familiare nell’Africa subsahariana, alla ricerca di soluzioni sostenibili che migliorino le condizioni locali. Ho in progetto di collaborare attivamente con le comunità migranti in Italia, in particolare con la diaspora africana, per valorizzare le loro competenze e supportare iniziative imprenditoriali nei Paesi di origine. “Innovare Insieme” è un progetto in fase di sviluppo, pensato per creare piattaforme collaborative che integrino tecnologia e innovazione per promuovere l’inclusione sociale e favorire la crescita collettiva. Con questa iniziativa, voglio costruire spazi di dialogo interculturale dove comunità e diaspore possano contribuire al benessere comune. L’obiettivo di “Innovare Insieme” è creare ambienti in cui ogni individuo si senta valorizzato e partecipe di un cambiamento positivo e sostenibile.

Come mai hai deciso di intraprendere questo percorso? Che cosa ti motiva e ti interessa veramente?

La mia scelta di intraprendere questo percorso nasce da anni di vicinanza alle comunità migranti, che mi hanno permesso di osservare da vicino le difficoltà che affrontano quotidianamente e, al tempo stesso, di comprendere la ricchezza che rappresentano. Vivendo questa realtà, ho visto come l’aspetto umano e creativo di queste culture, i loro modelli di vita e la loro capacità di adattamento vengano spesso percepiti come qualcosa di esotico e distante, quasi “altro”. Ma sono fermamente convinta che questa diversità sia una risorsa preziosa: se valorizzata, può divenire un motore di scambio e crescita per il nostro Paese.

Dove vivi e lavori?

Vivo e lavoro in Toscana.

Quali sono le criticità più importanti nel tuo territorio? (la regione in cui vivi)

Oltre alle sfide legate al fenomeno migratorio, riscontro uno scarso interesse dei giovani verso la vita comunitaria e il territorio stesso, un certo distacco dall’attivismo locale. Questa situazione è aggravata dalla mancanza di spazi adeguati dove i giovani possano crescere insieme, esprimersi e costruire iniziative per valorizzare il loro territorio.

Nel tuo territorio cosa dovrebbe portare l’innovazione sociale per generare un vero cambiamento?

Sarebbe auspicabile creare spazi di dialogo con le comunità migranti, coinvolgendo le seconde generazioni, per promuovere coesione, partecipazione attiva e imprenditorialità interculturale come leve di crescita collettiva.

Quale contributo porti alla nostra comunità? (Apical/Solar)

Progettazione. Sicuramente posso contribuire con le mie competenze e la mia esperienza e visione. Credo che questi elementi possano crescere solo attraverso lo scambio reciproco e la collaborazione, lavorando insieme per generare un cambiamento concreto e positivo..

Cosa vedi nel futuro dell’innovazione sociale?

Vedo una rivoluzione del pensiero collettivo.

Che consigli daresti a una persona che vuole intraprendere una strada simile alla tua?

Di lavorare insieme agli altri: da soli non si va da nessuna parte.