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Dopo una lunga esperienza nel mondo profit, dove ha ricoperto ruoli di responsabilità nella gestione di progetti, nel marketing e nello sviluppo di reti, Paolo Albieri ha scelto di orientare la propria carriera verso il no profit.

La sua decisione nasce dal desiderio di dare valore alle persone e contribuire a un cambiamento sociale concreto. Oggi mette le proprie competenze manageriali al servizio della progettazione, della comunicazione e del fundraising nel terzo settore, promuovendo una cultura organizzativa più solida e sostenibile. Crede nell’etica sociale, ambientale e solidale come base per costruire un futuro più equo. Con umiltà e determinazione, lavora per diffondere la cultura della collaborazione e dell’innovazione sociale come strumenti di crescita per il territorio.

Ciao Paolo, ci racconti in breve chi sei, di cosa ti occupi, del tuo lavoro e dei tuoi progetti?

Provengo dal mondo Profit, in cui ho ricoperto ruoli di responsabilità nella gestione progetti, nel Marketing e comunicazione e nello sviluppo di reti e Business. Ho deciso di proseguire la mia vita lavorativa nel mondo No Profit mettendo a disposizione le mie esperienze per la Progettazione, Co-progettazione e rendicontazione, nella comunicazione, nel Fundraising e nel coaching del terzo settore. Mi sono formato e continuo a formarmi per essere allineato e per poter dare il miglior valor aggiunto possibile e portare un po’ di managerialità negli enti del terzo settore e contribuire alla loro crescita. Credo nei valori di etica sociale solidale e ambientale. Mi occupo inoltre di volontariato di competenza.

Come mai hai deciso di intraprendere questo percorso? Che cosa ti motiva e ti interessa veramente?

Ho scelto questo percorso perché desidero fare bene e portare il mio contributo nel mondo no profit, contribuendo al suo sviluppo verso le persone.

Quali sono le criticità più importanti nel tuo territorio?

Nel mio territorio sono l’emergenza sociale e ambientale.

Nel tuo territorio cosa dovrebbe portare l’innovazione sociale per generare un vero cambiamento?

Una vera inclusione sociale ed aumentare la sensibilità del territorio, facendo sì che le attività del terzo settore possano contribuire allo sviluppo dello stesso.

Quale contributo porti alla nostra comunità? (Apical/Solar)

Desidererei contribuire, con umiltà, a far crescere la cultura manageriale nel terzo settore, per una crescita sostenibile per il nostro territorio.

Cosa vedi nel futuro dell’innovazione sociale?

Per me ha un grandissimo potenziale: vorrei che diventasse la mia missione quotidiana.

Che consigli daresti a una persona che vuole intraprendere una strada simile alla tua?

Primo, partire da esperienze di volontariato per percepire e conoscere meglio l’ambiente in cui operi. Poi studiare, formarsi e stare aggiornati sulle maggiori necessità del terzo settore e soprattutto fare rete.

Paolo fa parte del gruppo Solar, il gruppo di attivistɜ che si riunisce online ogni mercoledì per decidere le iniziative e la linea editoriale della nostra community.

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