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Nicola Alessandro Scoppio, vicepresidente del comitato civico Ambiente è Vita di Bitonto, racconta la nascita e l’evoluzione di un movimento nato “dal basso”, da cittadini che hanno deciso di non restare più a guardare. Dal 2013 il comitato si batte per un ambiente sano, contro discariche abbandonate, roghi e impianti nocivi, con un approccio fatto di denuncia, partecipazione e sensibilizzazione.

Quella di Ambiente è Vita non è solo una lotta contro l’inquinamento, ma una forma di cittadinanza attiva che mette al centro la salute, la trasparenza e la responsabilità collettiva. Nicola racconta come da una semplice richiesta di seguire una controversia ambientale sia nato un impegno quotidiano, civico e appassionato, fondato sulla convinzione che ogni persona possa, e debba, contribuire a salvare il mondo, partendo dal proprio territorio.

Ciao Nicola! Raccontaci chi sei, come si chiama la tua organizzazione?

Io sono il vicepresidente del comitato Ambiente è Vita con sede a Bitonto. AèV è composta da gente comune che si è svegliata una mattina dicendo “basta!”. Dal 2013 lottiamo per respirare aria non avvelenata, mangiare cibo non contaminato e vivere in un posto dove non bisogna temere che il proprio orto o i propri ulivi diventino tossici. Ci occupiamo di discariche abbandonate come l’ex-EcoAmbiente, dei roghi nei campi, della costruzione di impianti nocivi come FER.Live o NewO: quando c’è qualcosa che puzza (non fosse solo di rifiuti!), siamo noi a chiederne conto. Non siamo politicanti, ma cittadini: firmiamo petizioni, parliamo con le istituzioni, organizziamo manifestazioni, lanciamo l’allarme. Perché la salute è vita. Da qualche anno siamo propositivi con la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e progetti sociali dal livello locale a quello europeo.

Qual è una definizione o una parola che useresti per spiegare cos’è? 

Ambiente È Vita è un comitato civico di cittadini di Bitonto che lotta per un ambiente sano, difendendo il territorio e promuovendo azioni concrete.

Quanto tempo riesci a dedicare al progetto in questa fase?

Almeno un’ora al giorno (sottolineo almeno)

Racconta qual è stata la scintilla iniziale, se c’è stato un episodio, un momento in cui hai deciso che questo progetto ti avrebbe assorbito e sarebbe diventato la tua vita

Personalmente sono entrato per caso nel comitato perché mi era stato chiesto di seguire la controversia riguardante una discarica. Io avevo già a cuore le questioni ambientali e sono stato da subito tra gli attivisti più attivisti. Per cui in poco tempo ho “fatto carriera” all’interno del comitato e continuo ad occuparmene come un dovere civico ma anche con piacere

Sei felice di fare ciò che fai? Cosa ti rende felice?

La soddisfazione che ricevo quando contribuisco ad un’attività utile per gli altri è una moneta con cui vengo ripagato dal valore superiore a quella economica che ricevo per un lavoro

Qual è la vostra forma di attivismo? Che messaggio lancia alla società?

La nostra forma di attivismo è fatta di azioni concrete dal basso: denunce, osservazioni tecniche, partecipazione nei procedimenti autorizzativi, mobilitazioni pubbliche, manifestazioni, petizioni, monitoraggi ambientali, trasparenza e collaborazioni/pressioni sui decisori. Operiamo sul territorio di Bitonto e nella regione Puglia; interveniamo ogni volta che vediamo progetti che minacciano ciò che ci sta vicino. Abbiamo la fissa di salvare il mondo. Il motto di Ambiente è Vita è: “Mettiamo l’accento sul mondo da salvare” Ogni cittadino ha il diritto (e la responsabilità) di prendersi cura del proprio territorio, custodire la natura, partecipare alle scelte collettive. Il territorio non è una risorsa da sfruttare, ma il luogo da cui dipende il benessere comune.

Cosa rappresenta Ambiente È Vita per la comunità del vostro territorio?

A livello locale AèV ha una buona visibilità. Pur non gestendo grossi budget e non investendo denaro in comunicazione, abbiamo realizzato diverse iniziative che hanno fatto parlare

Quanto sei soddisfatto del supporto che hai ricevuto dalla Pubblica Amministrazione considerando un po’ tutto?

Mediamente soddisfatto. Chiediamo sempre un confronto e il livello di confronto con l’amministrazione comunale dal 2022 è abbastanza alto e serrato. Certo si potrebbe fare così, ma ci accontentiamo perché non è sempre stato così. Con la Regione è un po’ più difficile.

Che consigli daresti a un’altra persona che vuole intraprendere un percorso come il tuo? Quali sono le cose più importanti da sapere e i rischi di cui è indispensabile essere a conoscenza?

Potrei dirgli che è un percorso impegnativo a livello di tempo e di energie. Non si percepisce un guadagno e a volte si ha la sensazione che non venga nemmeno riconosciuto. Ma non glielo direi per non spaventarlo. Gli direi solo che però ogni persona dovrebbe intraprendere un percorso civico anche per una realizzazione personale. Come nel mondo lavorativo, però, è importante rimanere aggiornato sulle modalità e sulle tecnologie digitali

Quali sono, se esistono, le modalità di interagire con la vostra realtà per una persona che la sta scoprendo in questa intervista e vuole incontrarvi?

Abbiamo una Community WhatsApp, un blog, una pagina Facebook e un account Instagram

Grazie del tempo che hai dedicato! Vuoi lasciare un commento?

Abbiamo il diritto di respirare aria pulita e natura non contaminata. Abbiamo il dovere di far valere i nostri diritti. Un impegno che non possiamo rimandare.

Nicola fa parte del gruppo Solar, il gruppo di attivistə che si riunisce online ogni mercoledì per decidere le iniziative e la linea editoriale della nostra community.

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