Prova (1)

La vita lunga delle popolazioni occidentali è data dal miglioramento della qualità delle cure per la salute, dalla prevenzione, dagli studi sempre più approfonditi sulla qualità della vita in generale. Per esempio, in Italia la speranza di vita alla nascita nel 2024, per gli uomini, è stimata pari a 81,4 anni, mentre per le donne raggiunge 85,5 anni (Dati ISTAT)

La vita lunga da circa un ventennio a questa parte ha portato la società, i governi e più in generale chi si occupa della gestione dei servizi per la cittadinanza a rivederne le politiche, fra mille difficoltà, intempestività e impreparazione.

Detto questo si vive più a lungo. Opportunità o sfortuna?

Quale potenziale si racchiude in persone che hanno vissuto di più, sperimentato, visto cambiamenti sociali e tecnologici, ambientali e di stili di vita nel corso del loro percorso? Quale capacità di progettazione si può ancora esprimere dopo i 75 anni?

Ci sono ancora margini di espressione della creatività? Si può ancora parlare di protagonismo? Come cambia il tempo quando le persone non lavorano? Come si declina la giornata? Come si costruisce una routine positiva?

Come si considera in maniera positiva il tempo che resta da vivere?
Uno studio autorevole* mette in evidenza il significativo contributo sociale degli anziani: il 24% fornisce assistenza ai familiari, il 37% svolge una qualche forma di volontariato, per un totale di circa 5 milioni di persone, oltre al 74% degli over 65 che fornisce sostegno finanziario ai giovani del proprio nucleo famigliare.

Meglio vivere da sol* o immaginare una vita condivisa che possa essere ancora degna del suo nome?
Dati statistici dimostrano che la socializzazione ha numerosi benefici psicologici per gli anziani, tra cui in primis il miglioramento dell’umore e del benessere emotivo. Le relazioni sociali forniscono agli anziani un senso di appartenenza e di connessione, che può aiutare a ridurre la solitudine e la depressione e anche a migliorare lo stato di salute.

Quali sono i bisogni ai quali una lunga vita deve dare risposta?

Opportuna la possibilità di interrompere una vita se ridotta ad una sopravvivenza dolorosa e senza prospettive?

Tutte domande che meritano attenzione e riflessione finché si può vivere in pace.
Una prospettiva che va esplorata fra persone che hanno a cuore la vita e la qualità della vita stessa. Inclusione significa anche pensare a trasformare e lavorare affinché un periodo importante della nostra vita si trasformi in vita degna di essere vissuta.

Perché la longevità è una realtà che ci coinvolge.

Unifying Generations: Costruire un percorso di solidarietà intergenerazionale in Italia” promosso da Edwards Lifesciences, un’indagine condotta su 2.338 italiani 

A cura di Ornella Torresani.

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