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Michela Locati è specializzata in progetti di comunicazione e campaigning per organizzazioni non profit e social business, promuove cause sociali, si occupa anche di formazione e capacity building.

Ciao Michela ci racconti in breve chi sei, di cosa ti occupi, del tuo lavoro e dei tuoi progetti?

Mi occupo di progetti di comunicazione e campaigning per organizzazioni non profit e social business, con l’obiettivo di promuovere cause sociali e generare un impatto positivo. Inoltre, mi dedico alla formazione e al capacity building, aiutando attivisti e professionisti a sviluppare competenze in comunicazione strategica e advocacy. I miei progetti mirano a rafforzare la capacità di queste realtà di coinvolgere le comunità, sensibilizzare su temi cruciali e portare avanti campagne efficaci per il cambiamento sociale.

Come mai hai deciso di intraprendere questo percorso? Che cosa ti motiva e ti interessa veramente?

La possibilità di cambiare piccoli “angolini di mondo” attraverso azioni concrete e collettive. Ho scelto questo percorso perché credo nel potere della collaborazione e della rete, dove anche i più piccoli cambiamenti possono avere un impatto significativo se connessi a una visione più ampia.

Dove vivi e lavori?

A Torino

Quali sono le criticità più importanti nel tuo territorio? (la regione in cui vivi)

Il diritto alla casa, i diritti civili e l’inclusione. 

Nel tuo territorio cosa dovrebbe portare l’innovazione sociale per generare un vero cambiamento?

Dovrebbe promuovere la giustizia politica e sociale, garantendo pari opportunità e diritti per tutti. È essenziale colmare le disuguaglianze attraverso politiche che favoriscano l’equità e l’inclusione. Inoltre, incentivare l’imprenditoria innovativa può generare nuove opportunità economiche, stimolando la creatività e lo sviluppo sostenibile. 

Quale contributo porti alla nostra comunità? (Apical/Solar)

Mi piacerebbe portare il mio know-how in comunicazione strategica e creativa, con particolare attenzione al campaigning e allo sviluppo di progetti di micro-imprenditoria. Inoltre, vorrei contribuire con un approccio centrato su linguaggi e politiche inclusive, favorendo l’accessibilità e la rappresentanza di diverse realtà sociali e culturali, per garantire che ogni voce venga ascoltata e valorizzata.

Cosa vedi nel futuro dell’innovazione sociale?

Vedo infinite possibilità, anche se al momento può sembrare difficile immaginarle con precisione. Sono qui proprio per esplorare queste opportunità, per scoprire come possiamo creare un impatto positivo e collettivo.

Che consigli daresti a una persona che vuole intraprendere una strada simile alla tua?

Attivismo, lavoro e business sono tre lati dello stesso triangolo. 

Questa storia ci insegna l’importanza del contributo individuale e collettivo per generare un cambiamento sociale significativo. Michela ci mostra come il suo lavoro sottolinea l’impatto della collaborazione, del campaigning e dell’advocacy per affrontare questioni urgenti come i diritti civili e l’equità. L’azione consapevole in rete e la capacità di trasformare piccole realtà locali in parti di un cambiamento più ampio è una lezione chiave.

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