La creazione di viaggi trasformativi, che possano cambiare la vita delle persone, è ciò che unisce tutti coloro che fanno parte della grande community di Apical.
Nessuno può capirlo e spiegarlo meglio dei ragazzi di Travel The Unwritten che proprio durante un viaggio in Kenya hanno pensato, sognato e ideato il loro progetto.
Oggi li abbiamo incontrati e abbiamo chiesto loro di raccontarci com’è nata la loro idea e quali ostacoli stanno affrontando durante il loro percorso.
Ciao ragazzi, il vostro è un progetto bellissimo e ci piacerebbe presentarlo alla nostra community, ma sicuramente lo potete fare voi meglio di noi, quindi vi lasciamo subito la parola!
Ciao, e grazie mille! Noi siamo Travel The Unwritten, un team che organizza viaggi di gruppo in Africa e America Latina, solo in quei paesi dove abbiamo una conoscenza reale del Paese. Vogliamo far visitare ai nostri viaggiatori luoghi che diffondano progetti per il benessere dell’ecosistema del nostro pianeta in senso umano e ambientale.
L’idea di creare questo progetto è nata dopo aver fatto un viaggio insieme in Kenya, luogo dove uno di noi ha vissuto come cooperante per due anni. Abbiamo sentito il desiderio di portare ad altri le esperienze che abbiamo avuto la fortuna di poter vivere. Ad oggi abbiamo sviluppato i prossimi itinerari, creato il sito, il canale telegram ad invito dove stiamo rilasciando i primi contenuti e speriamo di partire quest’estate con i primi gruppi.
Davvero interessante! Come sapete, sono diversi i Tour Operator che organizzano viaggi in queste zone, cosa credete che distingua il vostro progetto dagli altri?
Diciamo che i nostri viaggi non sono per tutt*! Noi vogliamo proporre qualcosa di diverso: esplorazione, avventura, esperienze trasformative, incontri di persone e culture per persone con un mindset comune sui temi di sostenibilità, umana e ambientale, e di supporto allo sviluppo, non di assistenzialismo. Questo è quello che ci distingue dagli altri
In parte avete già risposto, ma quale volete che sia l’impatto di Travel The Unwritten sui territori che attraversate e le popolazione che incontrate?
Vogliamo promuovere l’incontro con la diversità, crediamo nel viaggio come esperienza di crescita personale e vogliamo contribuire allo sviluppo dei territori che visitiamo in maniera sostenibile.
Da quello che abbiamo visto in questi mesi siete un team molto affiatato e sopratutto determinato, avete incontrato difficoltà e ostacoli nel vostro percorso?
Certo, le difficoltà ci sono per tutti! L’ostacolo principale per noi è stato quello di passare dalle idee alla realtà! Creare tutte le task e metterle a terra. Fortunatamente il Pilot Program di Apical ci ha aiutato molto ad avere dei blocchi chiari da sviluppare e portare aventi in tempi corretti.
A proposito, come siete entrati in contatto con Apical e perché avete deciso di partecipare al Pilot Program?
Il Pilot Program ci è stato consigliato da un amico. Abbiamo deciso di partecipare perché abbiamo trovato una realtà che potesse supportare la nostra spinta innovativa.
Poi il confronto con gli altri progetti è stato davvero interessante. Credo che il desiderio di creare esperienze trasformative sia il comune denominatore di tutti i progetti della nostra edizione del Pilot. Poi ovviamente ognuno lo declina in base all’ambito in cui si colloca.
E’ stato bello vedere come il confronto con progetti anche non affini tra loro possa arricchire tantissimo i singoli progetti.
Se ti riconosci in questa storia e vuoi anche tu creare un progetto come questo, prenota subito una welcome call con noi e scopri il Pilot Program