Ogni innovazione porta con sé opportunità, ma anche rischi. La chiave per un progresso sostenibile è affrontare i rischi in modo sistemico, trasformandoli in opportunità.
Per fare ciò, è necessario adottare strumenti agili e flessibili, come la progettazione partecipata, ovvero un processo collaborativo che coinvolge i membri di una comunità nell’ideazione e realizzazione di progetti condivisi attraverso spazi di confronto e ascolto attivo generando empowerment nei partecipanti; ma anche tramite l’utilizzo di Future studies e Strategic foresight, discipline che forniscono strumenti per esplorare in modo sistematico i possibili scenari futuri, permettono di anticipare i cambiamenti per gestirli in modo consapevole e di Design thinking, metodologia innovativa pensata per affrontare problemi complessi attraverso un approccio creativo basata su principi di empatia, collaborazione e sperimentazione che permette alle organizzazioni di ogni settore di sviluppare soluzioni innovative che rispondano autenticamente ai bisogni degli utenti.
L’automazione e le IA stanno trasformando il mercato del lavoro, mettendo a rischio professioni tradizionali e ampliando le disparità economiche generando quindi, una disoccupazione tecnologica. Servono programmi di reskilling e upskilling per adattare le competenze ai nuovi scenari.
In contrapposizione allo sviluppo digitale la disuguaglianza tecnologica è un tema molto attuale e presente all’interno della comunità: l’accesso limitato alle tecnologie per le fasce vulnerabili accentua il divario sociale, sono quindi necessarie politiche per l’inclusività digitale per evitare nuove forme di esclusione.
La raccolta dati delle grandi piattaforme minaccia la libertà individuale ed è cruciale rafforzare la normativa sulla privacy e sensibilizzare i cittadini sulla protezione dei dati personali.