In un’epoca segnata da incertezza e complessità, Daniele Casolino emerge come una voce autentica e ispiratrice. Psicologo, formatore e change maker, il suo percorso abbraccia discipline come la psico-oncologia umanistica, il counseling somato-relazionale, la bioenergetica, la mindfulness e la medicina narrativa. Con un approccio che va oltre il semplice accumulo di titoli, Daniele mette al centro l’incontro tra corpo, mente e comunità, promuovendo una visione olistica della crescita personale e della rigenerazione sociale. In questa intervista, il suo impegno nel valorizzare la diversità e nel costruire relazioni significative diventa il filo conduttore di un dialogo che invita a riflettere sul senso profondo del cambiamento.
Ciao Daniele, ci racconti in breve chi sei, di cosa ti occupi, del tuo lavoro e dei tuoi progetti?
Mi chiamo Daniele Casolino. Psicologo, Formatore, Psico-oncologo a orientamento umanistico e neuroscientifico, counselor a mediazione corporea e somato-relazionale, conduttore di bioenergetica, mindfulness e medicina narrativa, accompagnatore spirituale, autore, diversity manager, promotore sociale e culturale, change maker. Il mio percorso non è una sommatoria di titoli ma lo sviluppo organico di intuizione e ricerca continua di senso prima che di mete. Credo nell’evoluzione in versione plurale, prima che individuale o collettiva, e nel complesso e proficuo incontro di diversità. Credo nella narrazione come momento di incontro e costruzione, nella forza analogica del divenire, oltre il definire. Credo nella formazione come processo creativo, oltre il travaso di informazioni. Credo nel silenzio come strumento necessario all’ascolto, credo alla parola del corpo, alla saggezza del corpo, alla diffferenza profonda tra sapere e sentire, all’importanza del dolore che ci protegge e del piacere che ci conduce. Credo che per fare bisogna riconoscere l’essere da cui cominciare.
Come mai hai deciso di intraprendere questo percorso? Che cosa ti motiva e ti interessa veramente?
L’altro ieri ho trovato la definizione di BANI – Brittle, Anxious, Nonlinear, and Incomprehensible. Fragile, ansioso, non lineare e incomprensibile, che definisce lo stato che sta emergendo nel contesto della complessità del mondo contemporaneo. Quanto bel materiale umano da cui partire.
Dove vivi e lavori?
Vivo e lavoro a Civitanova Marche.
Quali sono le criticità più importanti nel tuo territorio? (la regione in cui vivi)
Una grande fase di incertezza in un contesto finora ricco e produttivo ma che non sa più ritrovarsi e riconoscersi. Bisognerebbe costruire un approccio sistemico ed ecologico per una cultura di comunità ormai parcellizzata.
Nel tuo territorio cosa dovrebbe portare l’innovazione sociale per generare un vero cambiamento?
Costruire relazioni e “riconoscersi”.
Quale contributo porti alla nostra comunità? (Apical/Solar)
Esperienza, cultura, visione, immaginazione.
Cosa vedi nel futuro dell’innovazione sociale?
La necessità vitale di vincere paura e controllo, tornare a desiderare la speranza.
Che consigli daresti a una persona che vuole intraprendere una strada simile alla tua?
Incontra, ascolta, parla.
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