Valentino Grossi è un pioniere nell’ambito della trasformazione digitale e dell’attivismo civico. Ex Presidente della Consulta del suo paese, Castellalto, e instancabile promotore della rigenerazione del territorio, Valentino lavora per attrarre i giovani verso l’impegno civico e nel creare opportunità innovative. La sua passione per la trasformazione digitale e il suo impegno per lo sviluppo sostenibile lo rendono una figura chiave nella comunità di Castellalto, Teramo. In questa intervista, ci racconta delle sue motivazioni, delle sfide del territorio e delle sue visioni per il futuro dell’innovazione sociale.
Ci racconti in breve di cosa ti occupi, del tuo lavoro e dei tuoi progetti?
Mi occupo di trasformazione digitale e sono stato presidente della consulta del mio paese. Da anni sono attivo nell’ambito civico e politico con l’obiettivo di rigenerare il mio territorio. Mi concentro soprattutto nel coinvolgere i giovani, promuovendo eventi che abbiano un carattere sociale e innovativo. Dedico la mia attività alla politica giovanile e alla creazione di opportunità che possano portare un reale cambiamento.
Che cosa ti motiva e ti interessa veramente? Come mai hai deciso di intraprendere questo percorso?
Dopo un periodo trascorso fuori dall’Abruzzo, al mio ritorno ho notato una forte carenza di attivismo giovanile nel territorio. Questo mi ha spinto ad attivare una consulta per coinvolgere i giovani nella vita pubblica del mio paese, con l’obiettivo di renderli parte integrante del cambiamento.
Quali sono le criticità più importanti nel tuo territorio?
Le principali criticità nella mia regione riguardano la mancanza di un network strutturato e sostenibile, nonché la carenza di spazi sociali, problemi che sono stati ulteriormente aggravati dall’emergenza Covid.
Dove vivi e lavori?
Vivo e lavoro a Castellalto, in provincia di Teramo. Fortunatamente, posso lavorare in smart-working, che considero un’opportunità fondamentale per permettere alle persone di tornare a vivere stabilmente nei propri paesi.
Nel tuo territorio cosa dovrebbe portare l’innovazione sociale per generare un vero cambiamento?
L’innovazione sociale dovrebbe creare lavoro e offrire opportunità di crescita dignitose, in modo da attrarre nuove persone, giovani e meno giovani, a stabilirsi nel territorio.
Quale contributo porti alla nostra comunità?
Metto a disposizione un metodo per promuovere un modello scalabile di crescita sostenibile, collaborando con enti, associazioni e altre organizzazioni che operano per trasformare positivamente il territorio.
Cosa vedi nel futuro dell’innovazione sociale?
L’intelligenza artificiale rappresenta una grande sfida per il futuro. Tuttavia, è fondamentale gestire questo strumento con attenzione, poiché può rappresentare anche un pericolo se non utilizzato correttamente.
Che consigli daresti a una persona che vuole intraprendere una strada simile alla tua?
Consiglio di adottare un modello snello, ispirato all’approccio delle start-up. Inizia identificando chiaramente il problema che ti affligge o che affligge il tuo target di riferimento, e poi sperimenta molteplici soluzioni per risolverlo. Non avere paura di fallire, perché il fallimento fa parte del processo di apprendimento e crescita.