Silvia ha trasformato il suo amore per la sua terra in una missione: far vivere esperienze autentiche e immersive nel cuore dell’Appennino umbro. Dopo una carriera nel mondo della moda, il ritorno a Nocera Umbra le ha permesso di riscoprire il valore della comunità e della sostenibilità. Con il suo lavoro di destination manager, progetta attività di team building, workshop ed esperienze uniche, creando una rete di collaborazioni locali per valorizzare la cultura, la natura e le tradizioni del territorio. In questa intervista, ci racconta la sua visione per un turismo consapevole e per un’innovazione sociale che parte dalle persone.
Ciao Silvia, ci racconti in breve chi sei, di cosa ti occupi, del tuo lavoro e dei tuoi progetti?
Offro servizi di progettazione e organizzazione di esperienze immersive, autentiche e personalizzate nel cuore dell’Appennino umbro. Destination manager, team building e workshop esperienziali a Nocera Umbra, caratterizzati da un approccio attento alla valorizzazione del territorio e della sua comunità. Attraverso la costruzione di una rete di collaborazione con tutte le attività ricettive del paese, le associazioni, l’amministrazione e gli abitanti di Nocera offro esperienze immersive che si ispirano alle ricchezze culturali, storiche, artigianali e naturalistiche locali.
Come mai hai deciso di intraprendere questo percorso? Che cosa ti motiva e ti interessa veramente?
Sono profondamente innamorata della mia terra! Dopo anni di carriera nel frenetico mondo della moda, sempre lontana dalle mie radici, il ritorno a casa è stata una vera rivelazione. Durante la pandemia, quando tutto si è fermato, ho capito che stavo perdendo la passione per ciò che facevo e sentivo fortemente la mancanza di esperienze autentiche e legami profondi. Tornare nel mio paese Nocera Umbra mi ha riempita di ispirazione e desiderio di creare qualcosa che valorizzi il nostro straordinario territorio dandomi la possibilità di condividere lo stile di vita che ho ritrovato qui. Ritmi lenti, la bellezza della semplicità e l’autenticità della nostra comunità, così imperfetta ma autentica, il tutto immerso in un ricco patrimonio culturale e naturalistico.
Dove vivi e lavori?
Vivo e lavoro a Nocera Umbra.
Quali sono le criticità più importanti nel tuo territorio? (la regione in cui vivi)
Poca attenzione alla tutela del patrimonio culturale e ambientale. La mancanza di una visione a lungo termine, la mancanza di un brand che ci caratterizzi, la mancanza di politiche di valorizzazione.
Nel tuo territorio cosa dovrebbe portare l’innovazione sociale per generare un vero cambiamento?
Secondo me nel mio territorio, l’innovazione sociale dovrebbe portare un rinnovato spirito di comunità e collaborazioni sostenibili che valorizzino le risorse locali. Sviluppo di iniziative collaborative, sostenibilità ambientale, promozione culturale e turistiche, incentivare progetti innovativi e servizi che attraggano nuovi abitanti. Ridare nuova vita a quello che c’è e che ora non viene usato.
Quale contributo porti alla nostra comunità? (Apical/Solar)
Creatività, passione e il desiderio di costruire e condividere.
Cosa vedi nel futuro dell’innovazione sociale?
La partecipazione.
Che consigli daresti a una persona che vuole intraprendere una strada simile alla tua?
Se ti riconosci nella storia Silvia e vuoi unirti alla nostra community, prenota una call conoscitiva con il nostro team!